La storia di Giuseppe è già come una bellissima anticipazione del Vangelo; vi si trovano sentimenti così delicati di bontà da commuoverci sempre. Nella lettura di oggi Giuseppe si rivela ai suoi fratelli: “Io sono Giuseppe!”. Atterriti alla presenza di colui che avevano voluto sopprimere, essi non trovano neppure la forza di parlare, ma egli li rassicura: “Venite vicino a me! Sono il vostro fratello che voi avete venduto per l’Egitto. Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate: Dio mi ha mandato qui prima di voi per mantenervi in vita”. Questo è meraviglioso. Giuseppe riconosce, nella terribile vicenda di cui egli stesso fu vittima, l’intenzione provvidente e misericordiosa di Dio. Avrebbe potuto dire: “Dio mi ha salvato e ora mette nella tribolazione i miei persecutori. Adesso io posso rallegrarmi, e loro portano giustamente il peso del peccato che hanno commesso”. In fondo è anche detto nella Scrittura che Dio premia i buoni…

20090709.shtml