I testi della liturgia odierna insistono sulla libertà. “Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma uno spirito da figli adottivi” scrive san Paolo e altrove scriverà: “Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà”. Nel Vangelo vediamo Gesù liberare una donna “che satana ha tenuto legata per diciotto anni”: “Donna, sei libera dalla tua infermità” e indignarsi di fronte alle rimostranze del capo della sinagoga, preoccupato per l’inosservanza del sabato. Dio dunque vuole per noi la vera libertà, la libertà di cui Paolo ci indica la condizione, che sembra un po contraddittoria: “Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio”. La vera libertà non è libertinaggio, non è spirito di indipendenza, ma docilità allo Spirito di Dio, nella fiducia e nella semplicità: obbedendo all0 Spirito di Dio si è liberati dalla schiavitù del mondo e del peccato. Si può essere schiavi del mondo in molte cose: schiavi della moda, del conformismo, non soltanto nel modo di vestire, ma nel modo di vivere. Tante persone non hanno il coraggio di vivere come vorrebbero, perché “non usa”,

20091026.shtml