La Bibbia narra numerose storie di vocazione, ciascuna diversa dalle altre: Abramo è chiamato a lasciare la sua terra e la sua gente per andare dove gli sarà indicato; Mosè è chiamato attraverso un roveto ardente, per andare a liberare il popolo di Dio schiavo in Egitto; Davide è chiamato ancora ragazzo, a divenire re d’Israele; Isaia è chiamato alla missione profetica, nel contesto grandioso del tempio (lo racconta la prima lettura di oggi); Paolo è chiamato all’apostolato dalla folgorazione sulla via di Damasco. Il vangelo odierno narra la chiamata di Pietro. La scena si svolge sul lago di Gennésaret, allora denominato anche Mare di Galilea. Sulla riva la folla si accalca intorno a Gesù, il quale sale sulla barca del pescatore Simone (il futuro Pietro) chiedendogli di scostarsi un poco dalla riva per permettergli di parlare al cospetto di tutti. Terminato il discorso, egli invita Pietro e i suoi compagni a prendere il largo per andare a pescare; il futuro apostolo gli obietta che l’hanno appena fatto, per tutta la notte, senza prendere nulla, ma per rispetto e fiducia gli obbedisce: “Sulla tua parola getterò le reti”.

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