E’ una celebrazione a due facce, quella di oggi che introduce alla Pasqua. Una faccia ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto da una folla festante; l’altra anticipa il racconto di quanto poi si celebrerà in settimana. Seguendo gli ultimi atti della vicenda terrena di Gesù, giovedì si fa memoria della sua ultima Cena, con il tradimento di Giuda, la lavanda dei piedi, e soprattutto l’istituzione dell’Eucaristia, nonché del sacerdozio che la rinnova a beneficio di tutti i fedeli. Venerdì si ricordano le indicibili sofferenze della Passione, la morte e la sepoltura; e sabato, dopo tutto un giorno di silenziosa attesa, al calare della notte si celebra la veglia in attesa della Risurrezione. La parte preponderante del lungo passo evangelico di oggi è data dal racconto della Passione, quest’anno nella versione secondo Luca. Nel racconto ogni evangelista presenta particolari propri, scegliendo da una tradizione molto articolata quegli aspetti che meglio rispondono ai propri intendimenti. Luca, ad esempio,

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