Tornato a vivere è Zaccheo! Come il figlio che s’era allontanato, dissoluto e poi smarrito. Ricco si credeva, ed invece? Povero e svuotato! La sua realtà? Bassa statura! Come il vuoto che si butta, a perdere: senza valore! Uno sguardo, sì, è bastato! Ed è grazia! C’è voluto davvero poco! Darsi da fare per guardare. Curiosità. Stimolo interiore almeno all’inizio. Necessario poi andare, un po’ di movimento. Un albero! Costretto ancora una volta a salire. Come chi sale al tempio per pregare. Quanto basta per essere all’altezza, per sentirsi e mostrarsi normale! Come il Maestro che continuamente ascende! Sguardo rivolto sempre verso l’alto! Lo invita ora a scendere, come lui stesso ha fatto, disceso per piantare la sua tenda, e prendere dimora. Il desiderio innato di trovare. L’istinto di sopravvivenza che non vuol mollare. E la speranza che non vuol cedere a morire. Intanto si continua a mormorare. Si protesta contro il Padre che si preoccupa dei dispersi. Non è una novità! È storia vecchia come il sole! Gesù non se ne cura. Vede oltre, guarda altro!

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