La vita non è affatto un sogno. Nel nostro agire quotidiano, tempo per sognare ce n’è ben poco. Occorre darsi da fare (per lo meno, noi comuni mortali) per “portare a casa la pagnotta”, come si dice dalle mie parti. Quindi, tempo per fare i poeti e i sognatori non ce n’è. La vita non è un sogno. La vita si rivela ben presto per quello che è: usciti dalla fantasia del mondo dei bambini, ben presto veniamo catapultati nel mondo degli adulti, non sempre così bello e magico come ce lo immaginiamo quando – da piccoli – pensiamo alla professione che eserciteremo, alla casa che abiteremo, all’auto che guideremo, al “principe” o alla “principessa” che sposeremo, eccetera. La vita non è un sogno; soprattutto, quando ci accorgiamo che i progetti che avevamo in mente non si sono realizzati esattamente come li pensavamo, vuoi per le nostre incompetenze e incapacità, vuoi perché dobbiamo anche fare i conti con i progetti degli altri, che iniziano esattamente dove finiscono i nostri, e quindi qualche piccolo o grande inconveniente di buon vicinato c’è sempre. Se poi ci si mette anche il pensiero – e magari Dio che vi si nasconde dietro – a turbare le nostre notti con domande, interrogativi e dubbi, allora ci rendiamo conto come gli incubi spesso abbiano un peso certamente più determinante rispetto ai sogni della nostra vita.

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