La solennità dell’Immacolata Concezione richiama alla nostra attenzione uno dei valori fondamentali della vita etica cristiana: la purezza del cuore e dei sentimenti. Maria, preservata dal peccato originale e da tutti i peccati, per un singolare privilegio in vista della redenzione di Cristo, è un mirabile esempio per noi esseri umani, segnati dal peccato, di come vivere in questo mondo e quali fondamentali scelte siamo chiamati a fare per rispondere in pienezza alla chiama alla santità. Gesù Cristo nel discorso della montagna proclama beati i puri di cuore perché vedranno Dio. Questo vedere Dio va letto in una concreta esperienza di vita come quella che può fare chi con occhi puri vede Dio, gli altri e il mondo. Se oggi c’è qualcosa da evidenziare nella solennità dell’Immacolata c’è proprio la purezza dei costumi e della vita. In un mondo che dissacra tutto, che banalizza l’amore, che non rispetta l’innocenza dei piccoli, la Tutta Pura che è la vergine Maria ci riporta al cuore del problema di questo nostro tempo. Questo uomo del terzo millennio, soprattutto del mondo occidentale, quello del presunto benessere, deve cambiare rotta e strada, ben sapendo che la via santa di cui parla il profeta Isaia in questo tempo di Avvento gli impuri ed i perversi non la potranno mai imboccare, nel percorrorrerla. Da qui la necessità di purificare il cuore, la mente, la cultura, i mezzi di comunicazione sociale che sempre più sono immersi nell’immoralità, nella volgarità.

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