Il Vangelo di oggi ci presenta Giovanni Battista come testimone, uno che ha visto venire la luce e l’annuncia a tutti. La gente che lo ascolta è entusiasta e siccome è impaziente, spera che quello che deve venire sia proprio lui. Ecco perché chi viene ad interrogarlo gli domanda se lui è Elia o un profeta, ma Giovanni risponde con fermezza e in un modo sempre più sintetico che lui non è niente di tutto ciò che sperano. In realtà avrebbe potuto dire che era un profeta o un nuovo Elia, come dirà di lui lo stesso Gesù quando afferma ai suoi discepoli che “Elia è già tornato ma ne hanno fatto ciò che hanno voluto”. Non è facile rispondere alla domanda: “Chi sei?”, e se poi gli altri provano ad esaltarti dicendoti che sei una persona importante, è facile montarsi la testa e pensare di essere importanti veramente. Giovanni non cade in questo tranello. Rimane molto umile, e alla fine dice che lui è solo “Voce”. Lui è solo uno strumento nelle mani di Dio per essere porta-voce di Dio, per annunciare la sua venuta e per invitare tutti a prepararsi ad accoglierlo. E’ bene che anche noi ci lasciamo porre questa domanda: chi sono io?

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