Un sogno eterno che niente e nessuno sono capaci di distruggere totalmente. Un sogno che Dio ha partecipato, rivelato all’umanità perché il sognante e il sogno potessero essere una sola cosa. Anche quando l’umanità ha tentato di uscire dal suo abbraccio amoroso, dal sognare insieme, lui non si è arreso, ha continuato incessantemente a sognare, a chiamare, ad invitare, a corteggiare, a sedurre perché il sogno divenisse realtà. Quel settimo giorno in cui Dio si riposò, dopo quell’atto supremo d’amore che fu la creazione, è il luogo e il tempo del sogno, è il dove e il quando Dio e l’umanità cominciarono a sognare l’infinito, dove si conobbero e si innamorarono, dove l’eternità diventò oggetto della speranza del sogno, quando il conoscersi diventò essere una sola cosa, quando l’essere una sola cosa divenne amore. Da sempre Dio ha sognato l’umanità insieme con lui: condividente il suo essere, vivente la sua vita, amante col suo amore, sognante il suo sogno.

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