12 maggio 2013

ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C)

Dagli Atti degli Apostoli 1,1-11

Dal Salmo 46

Dalla lettera agli Ebrei 9,24-28; 10,19-23

Dal Vangelo secondo Luca 24,46-53

Signore ti prego, manda due angeli per dirci di alzare un po’ lo sguardo verso il cielo perché abbiamo occhi solo per le faccende terrene. Non siamo capaci di riconoscere i segni del Tuo amore, ci sembra di vedere solo cattiveria e violenza. Abbiamo riempito le orecchie di frastuoni rinunciando al silenzio profondo della preghiera che ci unisce a Te. Abbiamo accecato i nostri occhi di luci inutili dimenticando di aprirli sulle piccole e grandi cose che Tu hai creato solo perché le guardassimo. Vogliamo guardare al cielo, Signore e riempire il nostro cuore del desiderio di Te per guardare poi la terra con i tuoi occhi di misericordia.

La Parola che la liturgia di oggi offre ci dà le coordinate per dirigere meglio il cuore e la mente; sistema in maniera definitiva alcune questioni che appesantiscono il nostro già lento cammino spirituale e pone le basi per iniziare una nuova vita.

Durante questo periodo tanto straordinario Gesù risorto con il marchio delle piaghe sul suo corpo ha mangiato insieme con gli apostoli, ha passeggiato sulla spiaggia con loro, ha continuato ad insegnare, li ha amati. Qualcuno dei suoi chiede a Gesù, ancora una volta, “se questo è il tempo della restaurazione del regno di Israele”.

Domanda inutile e assurda che però ci permette di capire che neanche la resurrezione ha cambiato la mentalità di qualcuno; non ci scandalizziamo più di tanto perché anche noi siamo duri a capire il progetto di Dio per noi.

“Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre. Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, tra non molti giorni … e mi sarete testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra”.

È il Gesù di sempre che pone un discorso nuovo: gli apostoli e quanti lo hanno seguito finora, (e anche noi), saranno trasformati da semplici seguaci a protagonisti dell’annuncio, da fruitori a costruttori del Regno, da ascoltatori a testimoni.

Questo cambiamento radicale sarà opera dello Spirito Santo che il Padre manderà. Ma ora è il tempo per Gesù di salire in cielo, alla destra del Padre “… è giunto il tempo di presentarsi al cospetto di Dio in nostro favore”.

Finisce il tempo dell’incarnazione. “Gesù, nella pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso”. “Avendo dunque piena fiducia di entrare nel santuario di Dio, il cielo, per mezzo del sangue di Gesù per questa via nuova e vivente, che Egli ha inaugurato per noi attraverso la sua carne, accostiamoci a Lui con cuore sincero, in pienezza di fede, con il cuore purificato e il corpo lavato con acqua pura”.

Signore, quanto è grande il Tuo amore per noi! E quanto siamo piccoli noi di fronte alla Tua Parola!. Vogliamo percorrere questa “via nuova e vivente” nella quale ci hai posto insieme con tante altre persone, amate da te tutte in maniera infinita.

È una via: si cammina, mai da soli, si fanno incontri, si è pellegrini, si condivide la fatica, porta ad una meta comune.

È nuova, diversa, non tracciata da uomini, diritta, con difficoltà adeguate alle possibilità di ognuno, nella quale siamo al sicuro da ogni pericolo e dove non c’è alcun inciampo per i nostri piedi.

È una via vivente inaugurata per noi da Te, Gesù che sei la nostra Via Vivente, la Verità, la Vita. Che Tu sia benedetto nei secoli e per sempre.

Vogliamo benedirti Signore come Tu hai fatto con gli apostoli proprio nel giorno santo della Tua Ascensione: “… alzate le mani li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia;e stavano sempre nel tempio lodando Dio.”

Inizia ora l’attesa, in preghiera e nella gioia. Quale preghiera ci sarà stata nel cenacolo e nel tempio di Gerusalemme? Ricordiamo che c’è anche la Santissima Vergine Maria insieme con gli apostoli durante questo tempo e Maria insegna la lode: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore…». La lode e il ringraziamento sgorgano dalle labbra di Maria e degli Apostoli perché sanno che Dio è fedele e realizzerà la promessa di “rivestirli di potenza dall’alto” perché nel nome santo di Gesù possano andare “a predicare a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme”.

Ti ringrazio Signore per la Tua Parola di oggi. Avevo tanta confusione davanti a me; il mondo vuol far credere che non ci sono più speranze da coltivare, che va tutto male, che bisogna tirar fuori le unghie, che dobbiamo costruire muri di difesa, che è bene chiudere il nostro cuore già abbastanza indurito dalle vicende della vita, mentre la Tua Parola apre nuovi orizzonti , mi mette davanti nuovi traguardi, mi ridona la speranza, mi fa scoprire la preghiera di lode e il ringraziamento a Te, che sei il Signore della vita, il Risorto. Capisco ora che quando mi lascio convincere che non ci sono più possibilità di cambiamento, né per me né per gli altri e mi lascio sopraffare dalla tristezza e dall’angoscia, manifesto poca fede. La Tua Ascensione mi insegna a guardare in alto, per tenere fermo nella mente e nel cuore il Tuo dono di salvezza, e a guardarmi intorno nel mondo perché la bella notizia del Tuo amore giunga ad ogni persona, tramite la mia testimonianza. Signore concedimi il dono della preghiera di lode affinché si rafforzi in me il desiderio di annunciarti. Amen.

MTM.12.05.2013.CB