26 maggio 2013

SANTISSIMA TRINITA’ (ANNO C)

Dal libro dei Proverbi 8,22-33

Dal Salmo 8

Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani 5,1-5

Dal Vangelo secondo Giovanni 16,12-15

Signore, giorno dopo giorno, Ti conosciamo, e avvertiamo di più la nostra povertà e insipienza. La Tua Parola ci fa scoprire l’amore incondizionato che nutri per ognuno di noi. Con la delicatezza che Ti è propria ora ci vuoi avvicinare al mistero della Trinità. Signore riponiamo la nostra fiducia in Te, tutto il resto per noi è incomprensibile. Sappiamo solo che l’amore di Dio ha superato i confini del Suo stesso cuore ed è diventato persona in Gesù, nostro Salvatore; l’amore di Dio Padre e di Gesù è diventato persona nello Spirito Santo. Scoprire che Dio non è da solo ed ha scelto di essere “insieme” ci consola. In questa luce ci appaiono nuove anche le relazioni tra gli uomini.

Oggi la liturgia ci dà la possibilità di ascoltare e meditare quattro brani della Sacra Scrittura tra i più poetici e profondi a cominciare dal cap. 8 del libro dei Proverbi nel quale viene descritta la sapienza creativa di Dio. Davanti al bellissimo affresco della creazione siamo chiamati non solo a fruire dei doni e delle bellezze della natura, ma anche ad essere attivi e partecipi perché l’opera non è finita. Tutto il creato ci è stato donato per avere la possibilità di vedere, negli splendori della creazione, la mano del Creatore e ringraziarlo per tutto ciò che ci circonda.

Alle immagini di boschi, rocce, fiumi e mari puliti purtroppo oggi si sovrappongono quelle dei marciapiedi e delle strade di tante città, coperte da immondizie e brutture di ogni genere, opera della “creatività umana”. Signore, perdonaci, tu sei l’equilibrio e la bellezza e noi il disordine e il peccato. Eppure sappiamo che sei Dio, il Creatore di tutte le cose, che il Tuo Verbo fatto carne, Gesù, ci ha riconciliati a Te, che lo Spirito Santo è il nostro Consolatore, ma portiamo questo tesoro in vasi di creta. Abbiamo perso la capacità di stabilire relazioni tra di noi e con Te. Non siamo capaci di esprimere quello che abbiamo nell’animo.

Vogliamo usare le parole del salmista che più di venti secoli fa così si esprimeva:

“O Signore nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate

che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi?”

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore tu lo hai coronato;

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi”

Come gocce di balsamo su dolorose ferite, queste parole scendono nell’anima di chi ascolta con fede: “..hai fatto l’uomo poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato”. Nonostante le nostre debolezze Tu ci ricopri di ogni attenzione. Consideri ognuno come unico e prezioso; non ci valuti utilizzando il nostro misero metro di giudizio con il quale giudichiamo tutto e tutti, spesso senza appello. Incoroni di gloria e di onore e sottometti ogni cosa ai piedi di un’umanità che sembra aver ha dimenticato il significato di molti valori. Ti ostini a volerci bene nonostante i nostri peccati. Quanto sei grande Signore e quanto è grande il tuo amore per noi!

Nella Lettera ai Romani sta scritto: “Fratelli … noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo”. Sì, siamo in pace con Te, Signore. Siamo rientrati dentro l’amore perfetto, che non conosce limiti, dentro la Trinità.

Contempliamo la Tua Santità e adoriamo Te che non disdegni di chinarti fino a noi per ricondurci dentro la pace. Con Te siamo al sicuro: non temiamo gli assalti del male perché Ti prendi cura di noi, la Trinità tutta ci custodisce. Da Te, Trinità Santissima, vogliamo imparare a stare insieme, a comprenderci, vogliamo purificare le nostre relazioni, desideriamo sovrabbondare nel bene, aspiriamo ad una vita rinnovata: “… per suo mezzo (di Gesù) abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio”.

“… La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”. In questi due versetti della lettera ai Romani c’è tutta la Trinità come nel brano tratto dal vangelo di S. Giovanni: “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera …”

Nel battesimo abbiamo ricevuto lo Spirito Santo e nella cresima la conferma, ma troppo spesso abbiamo disatteso le Sue ispirazioni. Altre voci sono arrivate alle nostre orecchie e qualche volta le abbiamo seguite. Nel mondo tanti parlano di verità, ma non sono in essa: hanno nascosto la povertà dei loro discorsi sotto grandi parole; hanno rivestito i comportamenti negativi dei giovani con la patina delle esperienze necessarie; hanno nascosto, sotto la scusa dell’arricchimento culturale, i comportamenti deviati. I frutti di queste menzogne sono tristezze, senso di abbandono, perdita della speranza. Oggi la liturgia pone alla nostra riflessione la splendida verità della Trinità Santissima, nella quale approdano tutte le nostre speranze.

È un tempo favorevole per riprendere il cammino guidati dalla Parola di Dio con l’aiuto di Maria, Vergine dell’ascolto, che ci suggerisce di fare tutto quello che Gesù ci dirà. Amen.

MTM.26.05.2013.CB