Leggo questo racconto grondante di lacrime e d’amore, grondante di vita, e provo a guardare come guarda Gesù, che si fa largo dentro il groviglio delle nostre contraddizioni morali, per fis­sarsi sul germe intatto, il ger­me divino che attende la ri­surrezione anche nel cuore dell’ultima prostituta. Gesù vede oltre le etichette: arriva una donna e dove gli altri ve­dono solo una peccatrice, lui vede un’amante: ha molto a­mato. Un Vangelo che ci contesta e ci conforta. Il cristianesimo non è un intreccio complica­to di dogmi e doveri. Gesù ne indica il cuore: ama, hai fatto tutto. Quella donna ha ascoltato il profondo bisogno di ricevere e dare amore, che ognuno di noi ha dentro; un bisogno che, se lo soffochi, ti rende infelice o avido o cinico. Va diritta davanti a lui, non gli chiede permesso, fa una cosa inaudita tanto è sconvenien­te: mani, bocca, lacrime, ca­pelli, profumo su di lui. Lei sa, con tutte le sue fibre, che quel­lo strano rabbì non l’avrebbe cacciata.

commenti.php?mostra_id=29056