Carissimi, dopo lunghi mesi di preghiera e riflessione e con tanto rammarico, alla fine di agosto lascio l’incarico di parroco, e perciò verrò trasferito da Campobasso… S. Francesco d’Assisi, nella Regola, ribadisce il concetto del “non appropriarsi”: si tratta di apertura alla volontà di Dio (molto difficile!) nello spirito di libertà, che deriva dal fatto di non essere legati alle realtà in cui viviamo. Occorre “piantare la tenda” dove siamo, ma senza pensare ad una dimora definitiva; occorre sentirsi ovunque “pellegrini e forestieri”.

Lasciare Campobasso, non è facile… si crea nell’animo quel dispiacere e rammarico che provoca sofferenza e quando arriva il momento della partenza ci si rende conto di cosa significhi lasciare i legami che si sono creati.

Si tratta di lasciare gli altri frati, la comunità, i numerosi amici e collaboratori con i quali abbiamo condiviso un tratto di strada. Si tratta anche di lasciare un luogo. Amo molto la parrocchia di S. Pietro; amo questo ambiente, fatto di pietre, di persone, di relazioni, di preghiera personale e comunitaria. Che il Signore benedica sempre questa parrocchia!

Lasciare ciò che si è costruito non è mai semplice, non sai che direzione prenderanno le cose una volta che non ci sarai più, e allora ti viene un po’ di malinconia… tuttavia tutto questo lasciare fa parte del mio essere francescano, chiamato all’”espropriazione” – forse qui sta più in profondità il succo del voto di povertà –. Ma devo aggiungere con sincerità che nutro una profonda fiducia in chi verrà dopo di me come parroco e nella comunità dei frati che abita le mura di questo convento.

In questo giorno solennissimo dedicato alla Vergine Maria Assunta in Cielo, vi affido alla protezione della Vergine Maria… Siate benedetti da Dio!

Invito tutti voi, parrocchiani e amici, a prendere parte alla S. Messa di ringraziamento e saluto, che celebrerò domenica 15 settembre 2013, alle ore 11.30, presso S. Pietro Apostolo in Campobasso.

Il Signore vi dia la Sua Pace!

Ricordatevi di me nelle vostre preghiere!

Grazie infinite…

padre.agostino