RELAZIONE-VERIFICA SULL’ATTIVITA’ PASTORALE
PARROCCHIA DI S. PIETRO APOSTOLO
CAMPOBASSO
ANNO 2008-2009

  1. LA CENTRALITA’ DELLA PAROLA
  2. LA SCUOLA DI TEOLOGIA
  3. IL CAMMINO PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE

Per preparare questa verifica abbiamo ripreso in mano il Progetto Pastorale Parrocchiale 2008-2009, frutto dell’esperienza degli anni passati e strumento valido che ha consentito ai fedeli della parrocchia di S. Pietro di incamminarsi lungo percorsi adeguati alle aspirazioni di ciascuno, di crescere e di vivere la propria fede attraverso la catechesi, la frequenza ai Sacramenti, la preghiera comune, la comunione (la condivisione) e il servizio.

1. La Parola di Dio ha guidato e guida sempre e comunque la vita della comunità. Una particolare rilevanza e cura è stata riservata alle celebrazioni liturgiche: S. Messa, momenti di preghiera, recita delle Lodi e dei Vespri, che hanno portato in tutti un notevole arricchimento spirituale.

Il ricco bagaglio di tradizioni dei Frati, responsabili della comunità, si è fuso con il desiderio delle persone di vivere ogni liturgia in modo adeguato alla sacralità delle diverse celebrazioni, partendo dal quotidiano.
Per l’anno paolino, la comunità di S. Pietro, ha operato una precisa scelta di lavoro: incontri in parrocchia, aperti a tutti, di catechesi e di riflessione sugli Atti degli Apostoli in Quaresima e nel Triduo di preparazione alla festa patronale di S. Pietro; partecipazione costante e attenta alla Lectio Divina sulla lettera ai Romani, tenuta dal nostro Pastore nella chiesa di S. Paolo, nei tempi forti dell’anno liturgico.

2. Da parte della comunità, c’è stata una significativa presenza di persone desiderose di approfondire i contenuti della fede grazie agli aggiornamenti teologico-pastorali programmati. Certamente, per coloro che hanno partecipato, è stata l’occasione per un arricchimento personale proficuo, mentre non si sono notate ricadute significative sull’operatività e sulle scelte pastorali in parrocchia. Probabilmente alcune premesse del corso non sono state pienamente soddisfatte quali una formazione più specifica: per i ministri straordinari dell’Eucarestia, per i catechisti delle diverse fasce di età, per gli animatori parrocchiali.

Forse si è rivelata poco chiara la finalità del percorso che avrebbe potuto essere una “scuola di formazione all’evangelizzazione” e non troppo intellettualismo, pur con le necessarie differenziazioni riguardanti i servizi assunti dai laici nelle parrocchie.
Alcuni suggerimenti:

  • -un’organizzazione logistica, con degli spazi adatti alle esigenze dei partecipanti;
  • -una programmazione adeguata ai bisogni degli iscritti;
  • -un congruo spazio alla lezione frontale, ma anche una maggiore possibilità di intervento e di scambio di esperienze da parte dei partecipanti;
  • -un uso del linguaggio più vicino alle possibilità dell’uditorio, pur senza nulla togliere alla specificità degli argomenti.

3. La realtà giovanile nella nostra comunità è molto variegata; l’esperienza ci ha insegnato che  non si possono comprendere i giovani partendo da categorie prestabilite, ma piuttosto vivendo insieme con loro e cercando di leggere il mondo e le diverse esperienze dal loro punto di vista.
Lo stile che Gesù ci insegna è “lo sguardo negli occhi”, la vicinanza, l’amore oltre ogni apparenza. I giovani ci sono in parrocchia: alcuni appartengono a gruppi, associazioni, movimenti (la minoranza); altri partecipano a qualche attività della parrocchia come la Messa, le feste, momenti aggregativi, calcetto ecc. (altra minoranza); altri non frequentano gli ambienti parrocchiali o non sono coinvolti in nessuna attività o gruppo (la maggioranza dei giovani).
Va sottolineato, con rammarico, che in una parrocchia grande come la nostra può capitare che, a causa di una gestione quasi privata dell’esperienza cristiana, i giovani non colgano tutte le occasioni per una maggiore apertura e scambio di esperienze. Ciò causa disorientamento, difficoltà di approccio, non condivisione di un cammino comune.
Quest’anno un gruppo di giovani, e non solo, ha seguito la Scuola di preghiera, promossa dalla pastorale giovanile diocesana, che si è tenuta, mensilmente, nei locali della nostra parrocchia.
La nostra pastorale giovanile è stata legata pertanto, in modo attento e personalizzato, ai percorsi di formazione dei giovani cresimandi e dei fidanzati che si sono preparati al matrimonio. Sono state occasioni preziose per riallacciare i fili di un discorso che altrimenti poteva essere considerato interrotto in maniera quasi definitiva.
L’Adorazione Perpetua (“Da mezzogiorno a mezzanotte”) del 1° venerdì è continuata. L’esperienza dello scorso anno ci ha portati ad operare scelte diverse, che si sono rivelate molto fruttuose, soprattutto per la partecipazione assidua dei giovani.
Gli incontri di preghiera in forania sono stati in parte disattesi, mentre l’esperienza degli incontri a Sepino sul discernimento vocazionale è stata di grande interesse per la presenza di un ragazzo che si sta incamminando per la strada indicata dal Signore.
In conclusione ci sentiamo spinti a costruire, con intelligenza e delicatezza, veri laboratori della fede, per aiutare i giovani di questo tempo, e noi stessi, a ritrovare la gioia dell’incontro, personale e maturo, con il Signore Gesù.

Due provocazioni, se possono essere definite così:
la prima: citando le parole del papa: «Bisogna forsesenza nulla togliere alla libertà di Dio – che la  Chiesa – (e qui aggiungiamo in particolare la Diocesi e/o la Parrocchia) sia meno “affannata” per le attività e più dedita alla preghiera…»;
la seconda: senza escludere alcun momento di condivisione e di comunione con il nostro Pastore, chiediamo di puntare l’obiettivo sulla centralità della Parrocchia, con tutte le attività che si fanno, con la fatica del quotidiano e le conseguenti difficoltà di ricominciare ogni giorno il cammino che il Signore indica alla comunità ed a ciascuno.

Chiediamo a Gesù, sommo sacerdote e maestro di donare ai parroci, agli operatori pastorali, ai catechisti uno zelo senza misura per l’edificazione del Regno di Dio. Amen.

Campobasso 15 giugno 2009

La comunità dei frati
Il consiglio pastorale