Questo Vangelo ci richiama alla condizione di discepolanza che ogni credente deve vivere. E’ chiaramente espressa nella preghiera di Gesù al Padre: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli” (v. 25). Con queste parole Gesù benedice e ringrazia il Padre perché ha fatto conoscere il Vangelo del Regno ai “piccoli”. Che questa sia la volontà di Dio, Gesù se ne rende conto guardando quel gruppetto di uomini e di donne che lo seguono. Tra di loro non ci sono molti potenti e intelligenti; sono per lo più pescatori, impiegati di basso livello o comunque persone di ceto non elevato. Se qualche personaggio di rilievo si è avvicinato a Gesù (pensiamo al saggio Nicodemo), si è sentito dire che doveva “rinascere di nuovo”, tornare ad essere “piccolo”, altrimenti non sarebbe potuto entrare nel Regno dei Cieli. Solo ai “piccoli”, infatti, appartiene il Regno.

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