Gesù sta evangelizzando i lontani, e gli portano un sordomuto. Chi riesce a portare una persona bisognosa da Gesù, è un buon evangelizzatore. Per aiutarlo, Gesù deve guadagnare la sua fiducia e deve creare il contesto giusto. Per questo lo allontana dalla folla dei curiosi, un po’ come quando ci invita ad andare nel deserto per poterlo incontrare. A questo servono oggi le chiese, i santuari, i boschi e tutti i luoghi dove posso fermarmi. Solo dopo Gesù può cominciare a comunicare con lui, partendo dalle sue sofferenze, e per farlo Gesù usa il linguaggio dei gesti. Toccando le orecchie e la lingua gli tocca il cuore della sua sofferenza. Solo dopo alza gli occhi al cielo e prega affinché guarisca. Questa guarigione di Gesù è importante quanto quella della moltiplicazione dei pani, perché, come dice la gente, è segno che è in grado di fare bene tutte le cose, ma principalmente che è in grado di aiutarci ad ascoltare. Questo era per loro un segno messianico.
Domenica XXIII del TO
Set 6, 2009 | Varie