L’evangelista Marco riporta nel suo racconto l’indignazione degli altri discepoli, che pensano che la domanda fatta da questi due loro compagni è davvero meschina. Anche a noi sembra una domanda davvero poco appropriata per coloro che vogliono essere discepoli di Gesù. Sembra infatti che l’insegnamento di questa pagina di Vangelo sia nel non avere aspirazioni al potere e alla grandezza umana… Ma Gesù, se leggiamo bene quel che dice, non condanna l’aspirazione dei due fratelli, ma ne precisa il metodo secondo quella che è la vera logica del discepolo. “Chi vuol essere grande….” e “chi vuole essere primo…”, per Gesù sono normali aspirazioni umane che non vanno rinnegate e condannate. Anzi è proprio nel desiderio di grandezza e di esser i primi che il Vangelo trova il terreno giusto per piantarsi. Credo che nessuno di noi voglia esser ultimo e inutile.Non penso sia sano non avere alcuna aspirazione di realizzare la propria vita. Credo anche che tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo il desiderio di primeggiare in qualcosa.

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