festa-della-famigliaDomenica 27 dicembre 2009, nella nostra comunità parrocchiale di S. Pietro Apostolo, in occasione della “Festa della Santa Famiglia”, è stata celebrata una particolare liturgia per le famiglie della comunità.
Una ventina di famiglie hanno ringraziato il Signore per aver raggiunto il traguardo di 25, 50 e 60-esimo di anniversario di matrimonio. Sono state presenti anche alcune giovani coppie, che in 2009 hanno congiunto le loro vite nel vincolo del sacramento.
Per vivere in maniera più partecipata  la celebrazione, tutte le famiglie si sono “impegnate” nella proclamazione delle Letture, nelle invocazioni di preghiere e nella presentazione dei simboli che hanno caratterizzato le offerte presentate all’altare.
L’omelia ha richiamato l’attenzione sui valori fondamentali e indispensabili che devono guidare  la famiglia nel cammino di vita insieme per diventare specchio che riflette l’amore trinitario di Dio; in questa prospettiva il vivere con l’altro diventa vera felicità.
Un valore basilare per una famiglia cristiana è la fede incrollabile nella vicinanza e nell’aiuto di Dio, soprattutto nei momenti di prova e di crisi. “Ciò che non può mai mancare però, – ha sottolineato con forza il parroco, – è la preghiera fatta insieme che unisce e fortifica ogni membro della famiglia”. La preghiera, infatti, porta in sé una forza creatrice e rigeneratrice, capace di eliminare ogni stanchezza e di assicurare perenne freschezza nella vita di coppia.
Guardando la vita di  Giuseppe, di Maria e di Gesù a Nazareth si può trovare il modello perfetto per la vita delle nostre famiglie. La festa odierna ci ricorda che la famiglia può diventare, con il contributo di tutti, luogo in cui si impara ad ascoltarsi, ad accogliere l’altro nella sua diversità, a rispettarsi senza pretendere di essere tutti uguali.
Nonostante le inevitabili tensioni e incomprensioni che possono nascere nella vita dei coniugi, arriva il tempo meraviglioso del perdono che è il dono più bello che si possa fare a una persona. Dimenticando l’offesa e ridando fiducia, si sperimenta, all’interno della famiglia,  la dolcezza della pace e dell’armonia ritrovata. «È importante che lasciate agire nel vostro cuore Colui che avete invitato alle vostre nozze 25, 50 oppure 60 anni fa e che è stato accanto a voi, soprattutto quando sembrava assente. Da non dimenticate un aforisma di Voltaire: “Nella tua giovinezza costruisci l’amore. E’ la tua salvezza nella vecchiaia”».
Inoltre – ha concluso il parroco – devono essere sempre messi in atto il rispetto reciproco, una profonda capacità di perdono, un dialogo sempre aperto e sincero, fonte di crescita e di maturazione, un atteggiamento responsabile di servizio reciproco, la pazienza, il silenzio, la bontà… tutti aspetti che ritroviamo all’interno della famiglia di Nazareth.
Una affettuosa parola di ringraziamento e di stima è stata rivolta alle coppie avanti nell’età, testimoni dell’amore duraturo e fedele a Dio e a loro stessi.
Dopo l’omelia tutte le coppie  hanno rinnovato davanti a Dio e alla comunità le promesse matrimoniali. Con tanta emozione gli sposi, dandosi la mano destra, hanno espresso  il loro “Sì, lo prometto”, ringraziato Dio per il dono del coniuge, rinnovando la promessa di fedeltà “finché morte non ci separi“. È seguita la benedizione solenne.
La celebrazione si è conclusa con la consacrazione delle famiglie al Cuore Sacratissimo di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria e con una foto di gruppo per ricordare, in tempore, le meraviglie del Signore.

28 dicembre 2009

Padre Agostino, parroco