Una parola quella di oggi che viene a proporre un ottimo argomento per la nostra vita: “Su cosa è fondata la mia esistenza? Quali sono i pilastri fondanti del nostro vivere?” Forse non sempre ci accorgiamo che alla base del nostro agire è l’insicurezza: del domani, dell’affetto degli altri, del tranquillità economica. La conseguenza logica è che questo stato di cose genera degli idoli. E come tutti gli idoli pensiamo che ci diano la vita, in realtà ce la chiedono. Ma non basta, accanto al sacrificio della nostra vita all'”idolo ” vengono offerti anche quelli che vivono intorno a noi. Gli idoli non ci danno vita ce la tolgono. Allora chi ci dà la vita senza chiedercela in contraccambio? La prima lettura pone l’accento sul fatto che spesso ci si affanna tutta una vita, ritrovandosi in mano un pugno di mosche perché tutto svanisce. Eppure ti sei dato tutto per il lavoro, tutto per accumulare ricchezze, tutto per il rispetto degli altri ed alla fine ti accorgi che non serve a nulla. Le cose importanti sono state accantonate. Hai il rispetto degli altri perché ti sei fatto una posizione, sei benestante e non ti accorgi che tuo figlio si è perduto con la droga, col bere o con altro. Ma tu lo hai sacrificato per la tua vanità. Stesso discorso per tua moglie o per i tuoi genitori, per loro non hai tempo, ma per una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione si, per quello c’è sempre tempo.

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