RELAZIONE-VERIFICA
S. PIETRO APOSTOLO
CAMPOBASSO
ANNO 2010-2011
Il Gruppo Operativo Parrocchiale (GOP) di S. Pietro Apostolo si è riunito il 20 giugno per un momento di riflessione e di verifica prendendo spunto dalla della programmazione-progetto pastorale fatta in ottobre scorso.
1. LECTIO BIBLICA SETTIMANALE
In continuità con quanto vissuto e per dare la giusta centralità alla Parola nella vita della comunità, quest’anno la Lectio Divina è stata inserita nell’attività ordinaria della Parrocchia con due incontri mensili, precisamente il 2° ed il 4° mercoledì del mese.
Nei tempi forti dell’Avvento e della Quaresima, al posto della Lectio, ci sono state le catechesi settimanali al popolo.
La partecipazione alla Lectio, richiesta primariamente ai componenti del CPP, ai catechisti, ai membri dei movimenti ecclesiali ed associazioni presenti in Parrocchia e alle persone di buona volontà, ha dato i suoi frutti. Seppure con fatica il gruppo si è ritrovato con fedeltà intorno al brano del vangelo della domenica, lasciandosi prendere da un ascolto sapienziale.
La presenza di una guida ha aiutato i partecipanti a scoprire la bellezza dello stare insieme attorno alla Parola, favorendo la meditazione, la condivisione e la preghiera. Per acquisire una metodologia proficua ci vuole tempo, ma in tutti c’è il desiderio di continuare l’esperienza iniziata.
Il gruppo, formato da una trentina di fedeli, può far pensare che l’obiettivo che ci si era proposti a ottobre, quello cioè di far giungere la Parola ad un sempre maggior numero di persone non si sia realizzato, in realtà ci si è resi conto che in questo ambito più che in altri, non contano i numeri bensì altri valori quali la fedeltà, la capacità di ascolto, il riconoscere la preziosità dell’altro.
2. Il SOSTEGNO AI CONSIGLI PASTORALI PARROCCHIALI (CPP) – CORRESPONSABILITÀ
Il rinnovato CPP, conscio del grande compito assunto, pur desiderando fare un cammino di formazione specifica per consentire agli operatori l’acquisizione di specifiche competenze per poter svolgere un fruttuoso servizio nella chiesa, ha dovuto in primis cercare l’amalgama necessaria per accogliere le diverse peculiarità di ognuno.
Di grande aiuto e incoraggiamento è stata la visita del vescovo che con la sua catechesi ha messo in chiaro le caratteristiche specifiche delle persone chiamate a servire nel CPP: “uomini validi che temono Dio, uomini retti che odiano la venalità” (Es. 18,21).
Comunque per acquisire il senso della corresponsabilità vanno acquisite:
· una sempre maggiore saggezza pastorale
· la capacità di discernere la volontà di Dio;
· la prudenza nel misurare ogni azione sulle situazioni locali
Ed è necessario imparare:
– a valutare, valorizzare e sviluppare le potenzialità missionarie già presenti nella pastorale ordinaria;
– ad avere il coraggio della novità;
– ad incrementare la dimensione dell’accoglienza affinché tutti possano trovare nella parrocchia una porta aperta nei momenti difficili o gioiosi della vita. L’accoglienza, cordiale e gratuita, è la condizione prima di ogni evangelizzazione.
3. LA PASTORALE BATTESIMALE
Il CPP aveva evidenziato la necessità di ampliare il gruppo di catechisti per la pastorale battesimale al fine iniziare con le famiglie che chiedono il battesimo un cammino catechetico, finalizzato anche alla scoperta o riscoperta della fede e del ruolo di primi testimoni ed educatori dei figli.
Le nuove “forze” sono state attinte dalla pastorale familiare e dai diversi gruppi ecclesiali presenti in parrocchia. Si è creato un insieme di persone, per lo più coppie, con un buon bagaglio di esperienza di vita cristiana. Punto di forza dell’equipe, la catechista che per molti anni ha avuto il compito della preparazione battesimale.
Il gruppo di catechisti laici, padri e madri di famiglia, conoscendo i problemi della coppia con figli piccoli per averli vissuti in prima persona, è stato capace, nel corso dei diversi incontri, di facilitare i rapporti favorendo lo scambio di esperienze e il coinvolgimento di tutti.
I battesimi sono stati amministrati in un clima di solennità e di gioia durante la messa domenicale della comunità: l’ultima domenica del mese, all’Immacolata e nei tempi forti dell’anno liturgico.
Nella festa del battesimo di Gesù (09.01.2011) è stata organizzata una liturgia con tutte le famiglie che nell’anno hanno chiesto e ricevuto il battesimo.
Questa esperienza è una sperimentazione da mettere a punto e da verificare costantemente. Si tratta di assumere atteggiamenti di grande apertura e duttilità per poter riuscire a cogliere le esigenze, le richieste e le speranze delle famiglie e vivere l’esperienza catechetica come un tempo di grazia, di arricchimento per tutti. Si spera molto nell’aiuto, in termini di formazione, che verrà dalla diocesi.
4. L’INIZIAZIONE CRISTIANA
La nostra parrocchia ha intrapreso, dall’anno scorso, il nuovo programma di formazione di Iniziazione Cristiana dei fanciulli che si articola in 7 distinti percorsi che hanno coinvolto i bambini dalla prima elementare alla terza media:
– Il primo è destinato ai bambini/e di prima e seconda elementare: mensilmente, dopo la Liturgia Eucaristica domenicale i piccoli sono stati accolti da un gruppo di animatori con i quali hanno iniziato un cammino catechetico semplice e giocoso. I genitori, contenti dell’esperienza vissuta, hanno chiesto di incrementare questi incontri.
– Il secondo percorso è stato per i bambini/e di terza elementare in cui la riflessione catechetica ha assunto maggior compiutezza e organicità incentrandosi sulla figura di Gesù.
– Il terzo è per i bambini della quarta elementare ed ha avuto lo scopo di condurli al Sacramento della Riconciliazione.
– Il quarto è per i bambini della quinta elementare: sono stati approfonditi i diversi contenuti per concludersi con il Sacramento dell’Eucaristia.
– Il quinto è per i ragazzi di prima media: è stato attuato un percorso semplice e ricreativo poiché ha come scopo di coinvolgere i ragazzi nella vita della parrocchia per aiutarli a costruire relazioni di amicizia, senza tralasciare la preghiera e il commento al Vangelo.
– Il sesto percorso, rivolto ai ragazzi di seconda media (primo anno di Cresima) che hanno iniziato ad approfondire diversi argomenti anche in relazione alle loro problematiche e curiosità.
– Infine il settimo, rivolto ai ragazzi di terza media (secondo anno di Cresima) nel quale è stata approfondita l’importanza dei Sacramenti, in particolare quello della Cresima.
5. L’IMPEGNO PER LA CULTURA
In questo ambito si possono collocare esperienze parrocchiali diversissime tra loro che pure hanno apportato una ricchezza di valori e il coinvolgimento di tante persone che hanno messo a disposizione le loro specifiche competenze:
– l’ampliamento del sito con nuovi link e il suo continuo aggiornamento si è rivelato un mezzo straordinario di conoscenza delle varie realtà parrocchiali, di comunicazione e di condivisione;
– la nascita del coro parrocchiale di canto gregoriano, il concerto tenuto nell’ambito delle manifestazioni per il Natale e il concerto di cori parrocchiali che si terrà in occasione della festa patronale;
– la realizzazione di un recital, replicato più volte sempre con grande successo, e il cui ricavato è stato offerto per diverse realtà associative;
– la proiezione di film con successivo dibattito;
– le numerose uscite al termine dei vari percorsi che hanno portato i catechisti e i vari gruppi nei luoghi della fede per riscoprire la bellezza della testimonianza dei santi.
Due provocazioni del parroco:
1. “bisogna forse – senza nulla togliere alla libertà di Dio – che la Chiesa – (e qui aggiungo in particolare la Diocesi e/o la Parrocchia) sia meno affannata per le attività e più dedita alla preghiera”.
2. vogliamo ribadire la necessità della centralità della pastorale parrocchiale perché più prossima al territorio nella quotidianità di un lavoro che prevede perseveranza, grandi capacità, responsabilità e puntuali verifiche. Talvolta i numerosi e pressanti impegni diocesani si sovrappongono alle programmate attività della parrocchia e in qualche caso provocano una dicotomia: parrocchia o diocesi dunque?
Campobasso 20 giugno 2011
Il GOP
La comunità dei frati