È difficile accorgersi dei propri talenti, siamo tutti pronti a sottolineare i nostri difetti, ma facciamo fatica a guardare con obiettività alle nostre qualità. Dio ci svela chi siamo nel profondo e ci invita a condividere le nostre qualità. Abbiamo dei talenti, dunque, e questa è una bellissima notizia: chi più, chi meno, ad ognuno è affidato un capitale da far fruttare, una risorsa da mettere a disposizione. Tutti, senza eccezioni, possediamo dei “talenti”: anche quelle persone che non riescono ad accorgersene o che – peggio – passano il tempo ad invidiare i talenti degli altri nascondendo il proprio sottoterra. Il Signore ci chiede di prendere coscienza delle nostre qualità per metterle a servizio degli altri, per metterle a servizio del Regno che avanza. Esiste una malsana interpretazione dell’umiltà che vedo molto diffusa tra i discepoli: quella di dire «Non valgo a nulla». Non è umiltà, è depressione! Immaginatevi la faccia di Dio che vuol fare di noi dei capolavori, che ci ha creato con misteriosa provvidenza e arte e che si sente dire “Faccio schifo”! Mettiamo a frutto i nostri talenti, individuiamoli e poi doniamoli ai fratelli…

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