Siamo al momento fresco, sorgivo del Vangelo. C’è una bel­la notizia che inizia a cor­rere per la Galilea ed è questa: il tempo è com­piuto, il regno di Dio è qui. Il tempo è compiuto, co­me quando si compiono per una donna i giorni del parto. E nasce, viene alla luce il Regno di Dio. Gesù non spiega il Regno, lo mostra con il suo primo agire: libera, guarisce, per­dona, toglie barriere, ri­dona pienezza di relazio­ne a tutti, anche a quelli marchiati dall’esclusione. Il Regno è guarigione dal male di vivere, fioritura della vita in tutte le sue forme. A questo movimento di­scendente, di pura grazia, Gesù chiede una risposta: convertitevi e credete nel Vangelo. Immagino la conversione come il moto del girasole, che alza la corolla ogni mattino al­l’arrivo del sole, che si muove verso la luce: «giratevi verso la luce perché la luce è già qui». Credere nel Vangelo è un atto che posso compiere ogni mattino, ad ogni ri­sveglio. Fare memoria di una bella notizia: Dio è più vicino oggi di ieri, è all’opera nel mondo, lo sta trasformando. E costruire la giornata non tenendo gli occhi bassi, chini sui problemi da affrontare, ma alzando il capo, solle­vandolo verso la luce, verso il Signore che dice: so­no con te, non ti lascio più, ti voglio bene.

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