È vivo! Questo è l’annuncio della Pasqua: Gesù di Nazareth, il Crocifisso è vivo! Abbiamo camminato in questi quaranta giorni, vivificati dal desiderio della conversione e sostenuti dalla Parola che ha illuminato i nostri passi, per essere pronti ad accogliere questo annuncio: Gesù è vivo, il Crocifisso è risorto! Nelle parola del giovane in bianche vesti, viene sintetizzato in tre espressioni tutta la verità di Gesù: nazareno, crocifisso e risorto. L’angelo avrebbe potuto dire “Gesù il messia”, “Gesù il Cristo”, “Gesù il Figlio di Dio”… e invece no: “Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto”. Questo è molto importante perché ci ricorda lo strettissimo legame tra incarnazione, croce e resurrezione. Davanti al Risorto non dobbiamo perdere la memoria dell’Incarnazione e della Croce, perché sono proprio esse a dirci lo specifico dell’annuncio della Pasqua. La “buona notizia” non è che un morto è ritornato in vita, ma che il Figlio di Dio – che si è fatto uomo tra gli uomini e che ha donato tutta la sua vita per amore – ha sconfitto la morte! Croce e resurrezione vanno sempre tenute insieme, perché l’una dice la fecondità e la verità dell’ altra.

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