La moltiplicazione dei pa­ni è un evento che si è impresso in modo inde­lebile nei discepoli, l’unico miracolo raccontato in tutti i vangeli. Più ancora che un mi­racolo, un segno: fessura di mi­stero, evento decisivo per comprendere Gesù. Lui ha pa­ne per tutti, è come se dices­se: io faccio vivere, io moltipli­co la vita! Lui fa vivere: con le sue mani che risanano i ma­­lati, con le parole che guari­scono il cuore, con il pane che significa tutto ciò che alimen­ta la vita dell’uomo Cinquemila uomini, e attorno è primavera; sul monte, nel luogo dove Dio è più vicino, hanno fame, fame di Dio. Qualcuno ha pani d’orzo, l’or­zo è il primo dei cereali che matura, simbolo di freschez­za e novità; piccola ricchezza di un ragazzo, anche lui una primizia d’uomo. A Gesù nessuno chiede nulla, è lui che per primo si accorge e si preoccupa: «Dove potre­mo comprare il pane per lo­ro?».

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