Nessuno è così ingenuo da pensare che si possa amare Dio senza amare i fratelli. È vero semmai il contrario: posso essere preso da sentimenti di amore verso il prossimo, verso l’umanità, pur senza essere credente, e di casi di filantropia non legati ad un’espressa scelta di fede ce ne sono un’infinità, e sono veramente lodevoli. Del resto, l’amore verso i propri simili è una cosa del tutto naturale, quasi istintiva. Se invece, come dicevo prima e come dice il Vangelo di oggi, amare Dio e quindi vivere una forte dimensione di fede nella nostra vita, ci porta di conseguenza ad amare anche il nostro prossimo? come mai spesso anche nei nostri comportamenti da buoni cristiani questa cosa così inevitabile non si verifica? Sapete? Io mi sento spesso dire da tanta gente lontana dalla Chiesa e dalla pratica religiosa affermazioni del tipo: “Perché mai devo andare in chiesa? Fare del bene agli altri vale molto di più, di fronte a Dio. E poi, se il “modello” sono quei cristiani tutto “casa e chiesa” che poi quando escono dalla messa domenicale si comportano in maniera poco cristiana e anche poco umana verso i loro simili, beh?allora è proprio meglio evitare di seguire il loro esempio!”.

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