Il primo dei martiri mette in risalto l’aspetto crocifiggente e destabilizzante del natale, la luce viene ma le tenebre non l’hanno accolta! Otto giorno dura il natale. Otto giorni per avere il tempo di capire, di stupirsi, di credere, di cedere. Otto giorni contrassegnati dalla luce del natale, dalla sfida di un Dio presente e di un uomo assente. Dio è nato, e chiede di nascere ancora nei nostri cuori. La sua presenza è destabilizzante, inquietante, faticosa: il figlio di Dio è costretto a nascere come i poveri e i derelitti e da questi viene accolto e riconosciuto. E subito, in maniera destabilizzante, inquietante, la liturgia ci fa celebrare la morte di Stefano, il primo discepolo ucciso dopo Gesù.

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