L’Agnello, Gesù, sta in mezzo al suo popolo ed è il loro Pastore. Il Pastore si identifica con l’Agnello, perché nessuno può guidare alle fonti delle acque della vita se non facendosi modello del gregge. Noi ascoltiamo la voce di Gesù, il vero pastore, e attraverso le voci dei nostri pastori lo seguiamo. Nessuno può strappare le pecore dalla mano di Gesù e dalla mano del Padre. Solo in quelle mani esse sono al sicuro, e quelle mani oggi si moltiplicano nelle mani dei pastori. Il Padre le ha date a Gesù e Gesù, per esse, ha dato la vita. C’è sempre uno scambio d’amore tra il Padre, Gesù e le anime. Per questo, i discepoli sono sempre pieni di gioia e di Spirito Santo. Domenica del buon Pastore: preghiamo per tutti i nostri pastori, ben sapendo che Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.