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“Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia»”.
È l’esperienza del perdono che cambia la vita di una persona, e non la semplice risoluzione di un problema che lo mortifica. Ma questo a noi suona come una bestemmia perché siamo tutti presi dalla superficie delle cose e non dal cuore. Non capiamo ad esempio che una buona confessione è più importante di emanciparsi da una sedia a rotelle, perché una persona riconciliata riesce a trovare felicità ovunque, e non c’è carrozzella che possa impedirglielo.
“Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua”.
Questo è il motivo per cui possiamo dire che il miracolo di oggi non è il racconto di un paralitico che cammina, ma di un uomo che ha trovato perdono. E questo dovremmo sempre averlo presente quando preghiamo per qualcuno perché la prima vera grande cosa che dobbiamo domandare a Dio non è quello di cambiargli la vita ma di cambiargli il cuore. E il cuore cambia solo se incontra l’esperienza di un amore che perdona, che guarisce, che risana. Molti miracoli sono invisibili agli occhi ma sono più decisivi di quanto possiamo lontanamente immaginare.
Don Luigi Maria Epicoco
Amore che perdona, guarisce, risana