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Gesù difende fino in fondo l’unità della famiglia. Davanti a tale fermezza alcuni provano un sospetto: la risposta di Gesù è una risposta intransigente o sapiente? E’ una risposta crudele o fedele al vero bene dell’uomo, della donna e dei figli? Una cosa è certa: essa è comprensibile soltanto dentro un contesto di fede. Infatti chi crede, sa che la vita è sacrificio, è offerta di sè, è impegno e servizio: anche nel matrimonio. Chi crede, sa che i conti non si tirano quaggiù frettolosamente e, quindi, affronta qualsiasi prova con la tranquillità di chi sa che è tutto provvisorio quaggiù: l’oggi con le sue prove va valutato pensando al domani, cioè al momento in cui Dio farà i conti per tutti. Non si chieda di adattare la famiglia all’egoismo delle persone: sono invece le persone che devono convertirsi alla grandezza e all’impegno della famiglia. La parola di Gesù è proprio questa: ricostruire, ritornare all’origine, ripartire con umiltà e pazienza, due virtù oggi sconosciute! La vita non chiede a tutti, prima o poi, risposte di eroismo?

Card. Angelo Comastri