Ascolta il Vangelo

“Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce”.
Ognuno di noi è come Giovanni. Nessuno deve mai porsi nei confronti dell’altro come se fosse un assoluto, come se fosse Dio. Noi, con la nostra capacità di amare, di prendere a cuore, di aver cura, di esserci, siamo solo testimoni della luce, ma non siamo la luce. Un padre, una madre, un marito, una moglie, un figlio una figlia, un amico, un’amica, un collega, un confratello, una consorella, sono solo segno di un Amore più grande ma non sono questo Amore più grande, ne sono solo traccia, sacramento. L’umiltà di ricordarci questo ci farà smettere di voler possedere la vita altrui, di pensare di essere i detentori del destino di chi amiamo, e ci ricorderà che ogni forma di amore in questa vita è sempre segnata dal limite, è umana, e quindi fallibile. Perdoneremo più volentieri se ci ricorderemo che gli altri sono Giovanni Battista e non il Messia.
L. M. Epicoco