Ascolta il Vangelo
Di cosa si ha bisogno per essere cristiani? Pane, bisaccia, denaro? Sembra che il Vangelo di oggi voglia riportarci all’unico essenziale che ci serve per poter vivere la nostra missione di battezzati: “Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche”. Solo un compagno di viaggio, un bastone, un paio di sandali e una tunica. Se dovessimo tradurre queste indicazioni in termini esistenziali e non semplicemente pauperistici (perché anche il pauperismo è un’eresia), la povertà a cui ci invita Gesù è fatta di un’essenziale di cui non possiamo fare a meno. Innanzitutto l’amicizia, la comunione con qualcuno. Si può non avere nessun mezzo materiale ma per essere cristiani bisogna avere amici su cui poter contare. Questa amicizia affidabile che ti salva la vita si chiama Chiesa. La seconda cosa di cui si ha bisogno è un bastone. Una fede che non si poggia su qualcosa di affidabile non porta da nessuna parte. Ecco perché la dottrina, la Tradizione, il Magistero, non sono cose opzionali ma sono aiuti formidabili per il viaggio della vita. I sandali e la tunica rappresentano la dignità di figli che abbiamo ottenuto nel Battesimo. Anticamente gli schiavi non avevano calzature. Gesù è morto per liberarci dalla schiavitù del male, del peccato e di tutto ciò che ci toglie libertà, e ci ha donato la veste bianca della nostra nuova dignità. Non si può essere cristiani senza difendere la libertà radicale che ci ha ottenuto il Battesimo.
L. M. Epicoco