Ascolta il Vangelo

Tutti noi pensiamo che il male si trovi fuori di noi, e che si comporti come il contagio del Coronavirus. Allora basta indossare mascherine, guanti e disinfettante per non permettere al virus di entrare dentro di noi. Ma Gesù dice nel Vangelo di oggi qualcosa di sconvolgente: il male non si comporta come un virus esterno a noi, ma come qualcosa che può sgorgare dal cuore stesso e proprio per questo contamina tutto il resto: «Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo». Passiamo troppo tempo della nostra vita a controllare i peccati che facciamo fuori di noi, ma la vera ascesi riguarda soprattutto il nostro cuore. Dobbiamo domandarci se quel male che combattiamo fuori di noi siamo disposti a estirparlo dentro di noi. È la vigilanza sulla nostra interiorità il terreno di svolta della nostra vita. Ecco perché i “padri del deserto”, grandi maestri di vita spirituale, consigliavano di “rivelare i pensieri” alla propria guida spirituale. Non si tratta di raccontare tutto ciò che ci passa per la testa, ma di trovare ciò che è più ricorrente dentro di noi e che molto spesso dice che cosa sta accadendo e cosa si può fare.

L. M. Epicoco