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La resurrezione è una faccenda che sfugge i nostri normali ragionamenti. Finché non si accetta che c’è una grande differenza tra la fervida immaginazione e la grandezza della realtà nella sua totalità, continueremo a pensare che tutto ciò che non capiamo allora non esiste, e se diciamo che esiste allora stiamo solo lavorando di fantasia. La verità è che la realtà è molto più grande dei nostri ragionamenti e ci sono delle cose che sfuggono al metro di misura delle nostre idee, ma ciò non vuol dire che queste cose non esistono. Ecco perché fin dall’inizio si è tentato di ridurre la resurrezione a una questione semplicemente umana, perché è più facile dire che la resurrezione è una montatura che accettare che essa sia un fatto reale. I sommi sacerdoti, secondo il racconto del Vangelo di Matteo, tentano di corrompere le guardie per far dire loro una versione dei fatti distorta: “«Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi”. Ma la Verità è sempre più grande di ogni menzogna. Non si può tenere nascosta la luce per troppo tempo. Per questo dopo duemila anni nessuna bugia ha potuto soffocare il fatto della resurrezione di Gesù.

L. M. Epicoco