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“Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi”. Questa è la trasformazione che il cristianesimo opera nella nostra vita. Da una vita da servi, passiamo a una vita d’amici. E come può accadere ciò? Accade perché i servi sono servi perché non sanno per ciò per cui vivono. Gli amici invece si. La nostra vita diventa vita di protagonisti e non più di esecutori infelici e insoddisfatti quando abbiamo chiaro il motivo per cui stiamo vivendo. E in che cosa consiste questo motivo? L’amore. E che cos’è l’amore? Fondamentalmente due cose ci spiega Giovanni: “In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati”. E poi ancora l’amore consiste in questo: “amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”. Quindi se tu vivi la tua vita “per amore” avrai una vita riscattata, diversa, non più servile. Perché è la vita di chi si lascia amare e di chi comprende che solo amando avrà una vita carica di significato. Nessun altro motivo ci rende significativi come quando ci lasciamo amare e tentiamo di amare a nostra volta. E’ come se Gesù oggi ci dicesse: “Vi comando un’unica cosa, smettete di vivere di comandi e cominciate a vivere per amore, e io vi prometto che non vi sentirete più succubi”.

L. M. Epicoco