Ascolta il Vangelo

Le cose difficili le capiamo ricorrendo ad alcune immagini. Esse diventano la mediazione del ragionamento. Gesù molto spesso racconta storie e usa immagini suggestive per farci comprendere cose difficili da comprendere, ma nella pagina del Vangelo di oggi l’immagine usata non è una metafora bensì una realtà concreta e proprio per questo faticosa da accettare nel suo scandalo: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita”. Come possono i contemporanei di Gesù accettare una simile richiesta? Effettivamente non risulta solo audace ma anche orribile, eppure Gesù sta parlando esattamente del suo corpo e del suo sangue. Quando mangiamo qualcosa, ciò che mangiamo viene assimilato a noi fino al punto da diventare noi. Il cibo ci fa vivere, ci sostiene, rende possibile l’esistenza. Finchè Gesù non diventa esattamente questo per noi, allora manca qualcosa. Ma a differenza di chi lo sta ascoltando nel vVngelo di oggi, noi sappiamo che Egli ha trovato il modo di darci la sua carne e il suo sangue usando il segno del pane e del vino. Uno dei misteri più affascinanti e oscuri che noi cristiani abbiamo sono proprio i sacramenti. Essendo misteri sarebbe presuntuoso da parte mia pensare di poter dire tutto ciò che essi sono, ma forse ci è utile sapere che in essi ciò che di reale Gesù ha detto in questo brano è reso reale proprio dalla realtà sacramentale, e proprio per questo porta l’effetto descritto da Lui: avere la vita, essere riscattati dalla morte, dimorare in Lui, vivere per Lui.

L. M. Epicoco