Ringraziare, adorare, perdonare. I tre verbi con cui oggi Mons. Bruno Forte ha augurato a tutti i giovani di Abruzzo e Molise di vivere la GMG. Ringraziare che significa sentirsi amati, adorare invece ricambiare l’amore amando e perdonare donare infinitamente. Queste diventano le azioni fondamentali in grado di cambiare anche con un piccolo gesto la quotidianità del cristiano. Poi la città di Lisbona, distrutta dal terremoto del 1755 e poi ricostruita completamente, simbolo della modernità fino ad ospitare l’attuale GMG. E alla giornata mondiale della gioventù sta partecipando anche un medico italiano che oggi ha portato la sua testimonianza di fede e di vita e ha invitato i giovani a prendere le scelte importanti della vita anche durante questa settimana proprio come ha fatto lui che ha cominciato la GMG appena entrato all’università e ora è un medico volontario. Gli interventi degli altri vescovi, mons. Camillo Cibotti, mons. Giovanni Massaro e mons. Michele Fusco, che hanno partecipato insieme a tutti i frati alla messa con i giovani hanno rivolto le loro preghiere a tutti sostenendo anche il pellegrinaggio pomeridiano verso Fatima. La vergine apparve sei volte ai tre pastorelli Giacinta, Francesco e Lucia. I giovani hanno avuto la possibilità di visitare il luogo dell’apparizione, il santuario e di adorare le tombe dei tre pastorelli e di pregare insieme affidando i bambini, gli amici, la famiglie, i parrocchiani, i malati, i defunti alla vergine. La statua bellissima appariva circondata da una moltitudine di fedeli tutti intorno in preghiera.