Il Venerdì Santo è il giorno della memoria della passione di Gesù, della sua crocifissione e morte. Fin dal mattino la comunità si riunisce per recitare l’Ufficio delle letture e le Lodi. Poi, intorno a mezzogiorno, si riunisce per celebrare la morte del Signore con la recita dell’Ora sesta.
A partire dalle ore 15:00 inizia la “Celebrazione della Passione del Signore”, che commemora i due aspetti del mistero della croce: la sofferenza che prepara la gioia di Pasqua, l’umiliazione e la vergogna di Gesù da cui sorge la sua glorificazione. Oggi è già Pasqua: Cristo che muore sulla croce «passa» da questo mondo al Padre; dal suo costato sgorga per noi la vita divina: noi «passiamo» dalla morte del peccato alla vita in Dio.

La celebrazione si svolge in tre momenti:
1. Liturgia della Parola, composta dalle letture tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, dal Vangelo di Giovanni, proclamato in forma dialogata, e dalla solenne Preghiera universale, con la quale allarghiamo il nostro cuore assieme a quello di Gesù e preghiamo per il mondo intero.
2. Adorazione della santa Croce, anche questo rito subirà della variazioni: i fedeli possono avanzare processionalmente facendo riverenza alla croce con una semplice genuflessione o un inchino profondo, ma non baciando la croce: il bacio è consentito al solo presidente della celebrazione. Si tenga presente quanto detto al n. 19 del Messale (p. 157): se si vedesse imprudente la processione di adorazione, a causa di grande partecipazione, il celebrante, dopo aver adorato la croce personalmente, si pone davanti all’altare e invita l’assemblea all’adorazione della croce, tenendola elevata perché possa essere contemplata in silenzio dai fedeli.
Sollevando gli occhi verso il Crocifisso, adoriamo Colui che è venuto per prendere su di sé il peccato del mondo e donarci la vita eterna. Rendiamo grazie a Dio, perché da un albero che aveva portato la morte, è scaturita nuovamente la vita.
3. Comunione eucaristica: i fedeli possono ricevere la Comunione eucaristica con il pane consacrato nel Giovedì santo. Il Venerdì Santo, infatti, non si celebrano Messe.
Di solito la sera del Venerdì Santo è dedicata alla pratica della Via Crucis,  che nasce proprio per ricordare il doloroso cammino di Gesù da quando lui e i suoi discepoli, «dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi» (Mc 14,26), fino a quando il Signore fu condotto al «luogo del Golgota» (Mc 15,22), fu crocifisso e sepolto in un sepolcro nuovo, scavato nella roccia di un giardino vicino.

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