Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,7-12

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore.

Commento di don Luigi Maria Epicoco:

“Quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.”. Quest’annotazione del vangelo di Marco non ci dice semplicemente il crescere della fama di Gesù ma ci parla della Sua forza attrattiva. Gesù esercita su chiunque lo incontri, persino i demoni, una grandissima forza attrattiva. Egli non lascia indifferente chiunque lo incontri. Sapendo ciò dobbiamo aver chiaro che tutto ciò che è Suo partecipa di questa forza attrattiva. Ad esempio il Vangelo o l’Eucarestia. È un errore pensare che siamo chiamati a rendere attrattivo ciò che lo è già di sua natura, dovremmo invece domandarci che cosa impedisce al Vangelo ad esempio o all’Eucarestia di esercitare questa forza attrattiva di Cristo. Quando sovrapponiamo le nostre idee al Vangelo, quando lo pieghiamo alle nostre ideologie, alle nostre complicanze, togliamo alla Parola il suo potere dirompente. Per predicare bene il Vangelo non bisogna manometterlo, ma accoglierlo così com’è aiutando chi legge a lasciarsi provocare da esso. Il Vangelo non è una pacca sulla spalla, ma un sonoro schiaffo sul nostro sonno. Molti santi per la sola lettura del Vangelo hanno trovato la Grazia di cambiare vita. Sembra invece di vivere in momento storico in cui ci siamo convinti che evangelizzare è fare del marketing a sfondo religioso. Il caso peggiora quando si tocca un sacramento prezioso come l’Eucarestia. Basterebbe celebrare bene e dignitosamente una Messa per offrire al mondo il potere attrattivo di Cristo, ma anche in questo caso o celebriamo senza fede e quindi in maniera superficiale, o occupiamo con un protagonismo malato il posto che dovrebbe essere solo di Gesù. Oggi è un’occasione propizia per interrogarci su che fine abbia fatto fare all’oggettiva attrattiva di Cristo, e lasciarla nuovamente agire.